Condannato a quattro anni l’autore della rapina al kebab di viale Dalmazia a Recanati

Era stato “sfortunato” il 18 ottobre scorso quando rapinò a mano armata (con un grosso coltello da macellaio in mano) il kebab di via Dalmazia a Recanati: appena uscito da lì, infatti, ancora con il casco integrale sulla testa, i soldi rapinati in tasca (circa 400 euro) e il coltello addosso era incappato, pochi metri dopo il locale, in una pattuglia dei carabinieri che lo avevano arrestato.

Luari Haxhi, albanese, 34enne residente a Potenza Picena ma di fatto domiciliato a Recanati, nel quartiere Le Grazie, è stato condannato ieri al Tribunale di Macerata, con rito abbreviato, in udienza preliminare, a quattro anni di reclusione anche se per lui è stato disposto il proseguo degli arresti domiciliari. Nella rapina l’albanese aveva ferito alle mani e alla testa, il titolare, Aid idir lhacen, un marocchino di 41 anni che risiede in un appartamento in affitto proprio sopra l’esercizio, insieme alla moglie e ai suoi due figli, causandogli lesioni per le quali aveva poi avuto una prognosi di trenta giorni.

Haxhi, a sua discolpa, ha ammesso di essere un tossicodipendente e che la rapina gli serviva per procurarsi i soldi per la droga. Il PM, Stefania Ciccioli, nel corso del dibattimento aveva chiesto per lui la condanna a cinque anni di reclusione ma il giudice Annunziata Nocera ne ha inflitti quattro.

Per ora Haxhi resta ai domiciliari, dove si trova da poco dopo l’arresto. Il suo difensore, l’avvocato Michela Romagnoli, sostituita ieri dal collega Vanni Vecchioli, valuterà se fare appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza.

 

;

Lascia un commento