Ha fatto l'ultimo tentativo ieri sera il sindaco Carnevali di ricomporre una maggioranza ma in consiglio si sono presentati in due lui e il suo braccio destro Luca Braconi. Dopo l'appello è entrata anche il consigliere di minoranza Anna Benocci. Carnevali ha svolto un duro attacco ai suoi ex alleati definendoli una masnada di irresponsabili. Il sindaco Carnevali ha precisato che le sue dimissioni sono già nelle mani del Prefetto dal 17 marzo scorso, il giorno dopo l’ultima seduta consiliare anche se confessa di aver tentato in questi giorni di trovare una nuova maggioranza invitando persino i consiglieri di minoranza del PD a collaborare con l’obiettivo di scongiurare l’arrivo del commissario prefettizio. “Il tempo è ormai scaduto, è stata, però, la risposta del partito di Renzi che si è riunito nella giornata precedente al Consiglio Comunale. Ieri sera Carnevali ha letto un lungo discorso in cui ha percorso il difficile ultimo periodo del suo mandato elettorale ribattendo ad una ad una a tutte le illazioni “cattive” che gli sono state rivolte ultimamente. Non ha evitato neanche di parlare dell’ultimo concorso per l’assunzione di personale confermando che è stato svolto con la più assoluta trasparenza e rammaricandosi solo dell’esclusione di molti candidati “perché è stato un concorso molto selettivo”. Ha toccato anche il caso, sollevato da più parti, dell’indennità di sindaco che ha percepito nella seconda parte del suo mandato quando nessun altro sindaco prima di lui lo aveva fatto, solo perché ha sostituito, ha detto, nelle funzioni una funzionaria di primo settore andata in pensione e che percepiva un reddito annuo lordo di 55 mila euro. “Le cose sono precipitate, ha tenuto, infine, a ribadire Carnevali, un mese fa quando è giunta la notizia del mancato finanziamento per la palestra. Da allora i componenti della mia maggioranza sono andati in fibrillazione”. Altre spiegazioni plausibili non ci sono, anche se dal pubblico non è mancato chi gli ha rimproverato un suo carattere difficile e poco incline al dialogo.
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