25 medici di famiglia chiedono il potenziamento del Punto di Primo Intervento di Recanati

“Vista la necessità sempre più manifesta di creare un servizio territoriale sempre più integrato con i Pronto soccorso di Macerata e Civitanova e con i PPI dislocati nel territorio, i medici di medicina generale, equipe 3, esprimono la volontà di mantenere efficienti e con adeguato personale i punti di emergenza (PPI e PS)”. E’ questo, in sintesi, quanto hanno richiesto con una nota scritta 25 medici di medicina generale che costituiscono la cosiddetta Equipe 3, che comprende i comuni di Recanati, Montefano e Porto Recanati. La richiesta è già giunta  al direttore dell’area Vasta 3 e al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Per i medici di famiglia firmatari, fra cui anche Antonella Mariani,  delegata alla sanità del comune leopardiano, è assolutamente necessario che il Punto di Primo Intervento del Santa Lucia di Recanati debba essere efficiente h 24 e non solo dalle 8 di mattina alle 20 di sera e in servizio devono esserci medici adatti all’emergenza. Un territorio come questo, che da solo conta un pensionato a Porto Recanati, con circa 30 ospiti, e una Rsa con 40 posti-letto e una casa di riposo con altri 70 ospiti a Recanati non può pensare di ricorrere per ogni esigenza al Pronto Soccorso di Civitanova Marche con il rischio che i pazienti siano messi in attesa anche oltre 72 ore in barella. “Se da una prima diagnosi il paziente può essere mandato a casa gli sia evitato un calvario inutile” si legge nella nota e questo si può fare solo se al PPI ci sono medici professionisti dell’emergenza, coadiuvati magari da altri specialisti, che siano almeno reperibili, come un ortopedico, un cardiologo, uno specialista delle malattie vascolari e cerebrali.

Di seguito riportiamo il testo della nota:

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/documenti/prima

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