Scomoda Renato Zero e la sua famosissima canzone “mi vendo” Nino Taddei, ex assessore al turismo dell’Amministrazione Fiordomo per bollare i “fiumi di parole”, come lui li chiama, pronunciati durante l’assemblea di quartiere a Castelnuovo sul futuro dell’ex convento delle Clarisse. “Io vendo desideri e speranze in confezione spray” canta Renato Zero ma per Taddei uguale vendita, anzi regalo, è stata fatta da tutti gli esponenti politici presenti in quell’occasione. Al vice sindaco Bravi, che si era lasciato trasportare dall’entusiasmo assicurando il pieno impegno dell’Amministrazione a realizzare progetti concreti per un riutilizzo di quell’immobile, Taddei ricorda che la proprietà dell’ex convento è della Fondazione Ircer grazie ad una “scellerata” vendita avvenuta durante l’Amministrazione Corvatta fra Comune e Ircer costata due milioni di euro. “Il problema, sottolinea Taddei, non sono tanto i progetti o le idee ma i finanziamenti.” L’ex assessore smorza anche l’entusiasmo e le speranze del presidente della Fondazione Iircer, Alfredo Moretti, che ha annunciato di essere in trattativa con la Fondazione Roma di Emanuele Emmanuele per realizzare un villaggio per pazienti malati di Alzheimer. “Sicuro di questa volontà romana, chiede Taddei? Oggi è molto più economico ed efficiente per chi deve investire realizzare strutture ex novo e non ristrutturare vecchi edifici, per giunta incastonati fra altre case”. L’ottica dell’investimento è quella del guadagno immediato, come è avvenuto per i finanziatori del film di Martone sulla vita di Giacomo Leopardi che hanno subito recuperato fiscalmente quanto investito e poi sono arrivati anche i guadagni del film, mentre qui parliamo di un investimento etico con, eventualmente, un ritorno economico nel tempo. Insomma ho un po’ l’impressione che si stia sfogliando un bel libro dei sogni. Basta pensare quanto si sia enfatizzata la proposta di riutilizzo del Castello di Montefiore dove sembrava che tutti lo volevano ma poi… nessuno lo ha preso!”
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