Da tempo la popolazione del Sud di Israele sta trascorrendo intere giornate a correre nei rifugi,perché Hamas e amici continuano a lanciare centinaia di missili,incendiano autobus,colpiscono Kibbutzim,provocano feriti e fortunatamente per ora un solo morto.
Dopo aver tenuto i nervi saldi per molto tempo, ha esaurito la sua pazienza e inizia a protestare, non chiedendo guerra e distruzione nei riguardi di un nemico che vuole la sua distruzione,ma per avere una vita normale,salvaguardare la sicurezza. I giovani manifestano con magliette dove c’è scritto”permetteteci di crescere in pace”;non sono stati educati nell’odio come i loro coetanei che vivono nell’altra parte,vogliono andare a lavorare o a scuola,passeggiare non vicino al rifugio in cui scappare appena sentono le sirene. Chi può biasimare!
Il Governo di Netanyahu è interessato alla calma,non vuole avere perdite inutili,ha evitato una nuova guerra a Gaza,quella che i suoi nemici cercano. Se ci deve essere una guerra e saggio combatterla con il massimo vantaggio e il minimo prezzo.
Perché il Premier non cerca una resa dei conti? Sebbene Netanyahu venga quasi sempre trattato come un”guerrafondaio,nemico della pace”,quando si tratta di far ricorso alla forza militare, si è dimostrato uno dei primi Ministri più cauti. Egli conosce bene il costo degli scontri militari e da politico ritengo che abbia ordinato alle truppe di combattere solo dopo aver esaurito ogni possibile alternativa; si muove su una prospettiva a più lungo respiro. Il Premier ha scelto una linea razionale,non emotiva,non ha dimostrato debolezza,ma lucidità, anche se impopolare per una parte della popolazione.
Penso che quanto prima Israele porrà fine al terrorismo. Israele si stancherà presto di farsi continuare a “pestare i piedi”.
Alla vita!
Galliano Nabissi.
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