Hotel House a Porto Recanati: parla il nuovo amministratore del condominio, Enzo Franchi

Cosa significa vivere all’interno dell’Hotel House?

A spiegare quel girone dell’inferno dantesco che è il palazzone multietnico di Porto Recanati ci prova Enzo Franchi, da una quindicina di giorni nuovo amministratore del condominio. Il pozzo abusivo per l’acqua, la presenza di troppe bombole di gas all’interno degli appartamenti per riscaldarsi, gli ascensori che non funzionano, l’immondizia che viene abbandonata in maniera indifferenziata, i danni già procurati al nuovo impianti antincendio realizzato con quei famosi 100 mila euro di soldi pubblici e quella domanda senza risposta se quell’immobile è sicuro e agibile oppure no: insomma una realtà dove legge e norme non esistono proprio o, meglio, vige quelle imposta dai residenti, per la maggior parte extracomunitari.

 Lui l’appartamento all’interno dell’Hotel House l’ha acquistato 18 anni fa e sperava che potesse essere la casa dove trascorrere serenamente la sua vita. Ma così non è. “Quello che mi da’ fastidio è che ho fatto 42 anni di fornace e ho lottato per migliorare le condizioni di vita lavorative e sociali. Oggi cosa lascio ai miei nipoti? Tutti i diritti che ho acquisito li stiamo perdendo per la presenza di questi extracomunitari”.

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