200 anni dalla composizione de “L’Infinito”: progetti, propositi e speranze per la città del sindaco Fiordomo

Sarà un anno intenso e importante, preparato sino nei minimi dettagli da un grande e approfondito lavoro di squadra ad iniziare dal Comune, la Regione, il Centro Nazionale Studi Leopardiani e quello mondiale della Poesia e Cultura, casa Leopardi, i Ministeri, le università e le ambasciate di tutto il mondo. E’ vero che parliamo di celebrazioni ma non vogliamo fare delle parate o dell’iniziative paludate e un po’ stantie, vogliamo che questo anniversario sia vissuto in maniera vera e partecipata, che alla fine lasci qualcosa nel profondo del nostro cuore, delle nostre coscienze perché l’infinito è essenzialmente un’emozione, un rapimento, un messaggio fortissimo che oggi più che mai Leopardi riesce a veicolare.

D’altra parte stiamo vedendo anche sui media, la carta stampata, le tv, la radio: c’è un grande interesse su Leopardi e sull’Infinito e noi dobbiamo essere bravi affinchè questo interessi si riversi sulla città di Recanati e sulla Regione Marche perché c’è un valore culturale, educativo, simbolico, un programma di grande qualità e c’è l’aspetto del turismo da attrarre.

Fra qualche settimana, a febbraio, presenteremo il catalogo della mostra dei manoscritti di Visso e delle opere dell’artista Giacomelli e contestualmente apriremo la sezione leopardiana permanente al museo dove saranno esposi le lettere, i carteggi e i documenti che riguardano Leopardi. Per il 21 marzo, data dell’avvio della primavera, giornata mondiale della poesia, abbiamo proposto al Ministero degli esteri l’“Infinito day” e cioè che quel giorno in tutte le scuole italiane in tutto il mondo si reciti la poesia e si rifletta in classe sul concetto di Infinito e la poetica leopardiana. Subito dopo apriremo nel nostro museo la sezione archeologica con la collaborazione di Sistema Museo.

Il Ministero dei Beni Culturali ha promosso il progetto, costituito il Comitato Nazionale e stanziato per il 2019 un finanziamento di 80 mila euro. La Regione Marche, dal canto suo, ha messo in campo un contributo di ben 250 mila euro con il quale stiamo finanziando la mostra dei manoscritti già aperta a Villa Colloredo. C’è molto interesse intorno al progetto anche da parte di realtà imprenditoriali del territorio.

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