Diciamoci la verità, sul Kursaal la Vice-sindaco afferma di aver detto tutto, di aver illuminato le opposizioni e la cittadinanza su ciò che avverrà, ma di materiale tangibile ancora non se ne è vista traccia. L'unica cosa che è data sapere, è che oramai risulta necessario l'intervento privato! Intervento privato, per fare cosa? Ci ricordiamo bene, quando dai banchi del Consiglio Comunale, la Vice-sindaco ci scherniva sulle nostre perplessità in merito al cambio di destinazione dell'area di Piazza Brancondi, ad opera di questa maggioranza, in pubblico-commerciale-residenziale, ricordiamo bene altresì, quando lo stesso Ufficio Tecnico, a seguito del nostro intervento consiliare, riportava l'area nel più cheto alveo pubblico-commerciale (ci dispiace se lo scherno della Ubaldi, si sia tramutato in “sorriso amaro”), adesso però basta! Prima di predisporre il pacchetto “bello e fatto” e di presentarlo alla cittadinanza come il migliore intervento possibile, chiediamo espressamente che venga attribuita alla collettività, la possibilità di esprimersi sulla destinazione del cuore urbanistico del nostro territorio. Sappiamo che diversi soggetti, hanno manifestato interesse per l'acquisizione dell'edificio del Kursaal, per la trasformazione in galleria commerciale del piano terra e per la realizzazione di una sala cine-teatro al piano superiore. E' possibile avere maggiore contezza di queste proposte? Prendere visione dei progetti di massima? Non si può decidere del destino del Kursaal a porte chiuse e presentare il pacchetto definitivo, con il solo 23% dei consensi ottenuti alle ultime elezioni. Esiste un percorso molto più democratico e che consentirebbe all'amministrazione comunale di avere il legittimo consenso alla predisposizione del miglior iter burocratico. Prima di tutto, la cittadinanza è favorevole all'intervento privato? E se venisse fuori un bando europeo che consentisse la riqualificazione del Kursaal senza dissanguamento delle casse comunali? E se si riuscisse ad avere accesso a project financing con imprenditori illuminati che possano comprendere la possibilità strategica del manufatto ed offrire soluzioni solo ed esclusivamente culturali? Proviamo a suggerire all'amministrazione cosa faremmo noi (anche perché lo abbiamo scritto nel nostro programma).
1. Referendum consultivo ai sensi dell'art. 49 dello Statuto del Comune, per chiedere ai cittadini se approvino o meno l'intervento privato, per la riqualificazione del Kursaaal sotto il profilo commerciale;
2. Una volta deciso comunque per tale intervento, presentare alla cittadinanza, attraverso un'assemblea pubblica (o una serie di assemblee), i vari progetti e soluzioni proposti, con apertura successiva presso l'ufficio URP, di uno sportello per consentire ai cittadini residenti, di esprimere il proprio favore, attraverso espressione di preferenza ed entro un termine perentorio. Ecco così, secondo noi, si agirebbe nella piena legittimità e rappresentanza popolare. Lo so per voi è utopia!!! Ma forse non per tutti (voi).
Città Mia – il Capogruppo Michele Bianchi
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