Una mozione a sostegno degli interventi di difesa costiera provvisori, questo l'atto presentato dalla capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi affinché la Regione interagisca col Ministero competente per l'inserimento di specifici indirizzi operativi in modo che si escludano tali opere dalla procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale.
Le forti mareggiate di questi giorni portano alla ribalta la fragilità del nostro sistema costiero e la necessità della tutela degli chalet soprattutto ora che la stagione balneare sta per iniziare. La farraginosità delle norme contrasta pertanto – prosegue la Leonardi – con la furia del mare e spesso una delle soluzioni tampone è proprio quella dei grossi sacchi di juta pieni di sabbia o dei blocchi cubici di cemento che tutelano i manufatti dall'erosione marina.
La Leonardi fa sapere che le Regioni possono chiedere al Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio la definizione di specifiche categorie progettuali e specifici criteri e condizioni sulla base di certe peculiarità ambientali e territoriali. Quindi, continua la capogruppo di Fratelli d'Italia, anche l'esclusione di alcune tipologie progettuali che non hanno “potenziali effetti significativi sull'ambiente”.
Ricordo inoltre – prosegue Leonardi – che lo stesso Ministero competente sta proprio predisponendo un documento recante indirizzi operativi per la definizione di alcune categorie progettuali soggette, o meno, alla verifica di assoggettabilità a VIA. “La mia visita al litorale di Porto Recanati dopo le recenti mareggiate dove ho riscontrato il proseguimento dei lavori per la difesa della costa e il monitoraggio periodico che effettuo su tutto il litorale” – afferma Leonardi – “mi spronano a sollecitare maggiore attenzione sia alla Regione sia al Governo nel far definire indirizzi operativi efficaci e che agevolino la vita degli operatori commerciali del litorale e tutelino anche le infrastrutture come strade e ferrovia.
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