Uno stile del genere non si addice a chi aspira alla carica di Sindaco della città di Recanati. In questi 10 anni sono stati sparsi veleni, mistificato la realtà, raccontato menzogne con il solo fine di denigrare l’avversario politico. Abbiamo notato con stupore che per te e Fiordomo la schiera dei nemici si è allargata a macchia d’olio, tanto da travolgere persino gli amici intimi di un tempo. Oggi siete piombati nell’isolamento più assoluto. Nell’ultimo confronto televisivo ci hai definiti “vecchi volponi della politica”, a tal proposito vorremmo ricordarti che nel 1995 hai iniziato l’attività amministrativa nel CDA dell’AST insieme a Bartomeoli. La partecipata del Comune, poi divenuta ASTEA, che avete svenduto senza nemmeno fare gara e condividere la scelta in Consiglio. Vi siete prodigati a raccontare della pesante eredità dei bilanci, tutti regolarmente approvati dal Consiglio, certificati dalla Ragioneria del Comune e dall’organo dei Revisori dei Conti e sempre passati senza osservazioni al vaglio della Corte dei Conti. A te l’ultimo bilancio non te lo hanno nemmeno approvato, primo assessore nella storia della città sfiduciato dalla sua stessa maggioranza nell’adempimento più importante. Per non parlare dei molti record che francamente non ti invidiamo; introdotto l’IMU più alta d’Italia, inasprito la pressione fiscale del 50%, aumentato la tassa dei rifiuti del 300% per 2000 famiglie che abitano in campagna, introdotto la tassa di soggiorno. Meglio non è andata sul fronte della gestione del patrimonio con lo smantellamento del glorioso campo F.lli Farina, la chiusura del Castello di Montefiore, della Chiesa del Cimitero, e lo stato di abbandono con cui è stata lasciata per 10 anni la scuola B.Gigli, abbattuta in fretta e furia a pochi giorni dalle elezioni.
Stai sereno Antonio, domenica 9 giugno i recanatesi sapranno distinguere le persone per bene dai forcaioli.
La coalizione di Centro destra in appoggio al candidato Sindaco Simone Simonacci
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