Appuntamento con l'Arte 1 luglio 2019 – A parlare non è il poeta ma il padre di un ragazzo affetto da autismo. Umberto Piersanti a suo figlio Jacopo, autistico, ha dedicato una delle sue più belle poesie "La giostra", ma questa volta non vuole parlare di poesia. Il presidente del Centro Mondiale della Poesia con questa sua Nota interviene dopo aver ascoltato una poesia che interpretava L'infinito scritta da un ragazzo autistico, letta da Antonio Moresco durante la prolusione di sabato 29 giugno. "Non bisogna confondere l'autismo con la sindrome di Asperger" dice Piersanti.
Diversamente da quest'ultimo, l'autismo provoca ritardi nell'acquisizione delle capacità linguistiche. Invece chi soffre della sindrome di Asperger (il ragazzo che scrive la poesia, la bambina Greta che salva il mondo) sono persone intellettualmente molto dotate. Pur avendo delle gravi difficoltà emotive e comportamentali non presentano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo. "Queste sono realtà minuscole all'interno dell'autismo" ci tiene a precisare Piersanti. "Quasi sempre preferiamo parlare di autistici iperdotati. Sono idee falsate e mitologiche. Si dimentica che il 95% di coloro affetti di autismo soffre di scompensi e ritardi di disturbo pervasivo dello sviluppo. Jacopo è nato con capacità intelletive superiori alla media ma il tempo gliele ha distrutte perchè l'autismo è una peste che corrode e tra l'altro è in aumento".
Mentre sta crescendo una certa attenzione per l'autismo infantile, la stessa cosa non si può dire per gli adulti. Per questi ultimi non ci sono strutture adeguate che assicurino loro un'adeguata assistenza. "E' ora che ci si accorga di questo e anche le Marche si muova con grande attenzione verso questa problematica e si cerchi di operare anche verso l'autismo degli adulti".
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