Lunedì 15 luglio, l’Assemblea dei Comuni Soci della Cosmari srl si è riunita per deliberare i principali atti societari: l’approvazione del Bilancio 2018 e il Bilancio di previsione 2019. Presenti 25 comuni su 56 con una quota percentuale del pacchetto azionario superiore al 51%.
In apertura di seduta, il Presidente Ciurlanti ha illustrato il raggiungimento degli obiettivi con un utile di esercizio pari ad €183.120,17.
I risultati in termini economico – finanziari sono stati raggiunti grazie ad una corretta gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti, compreso il trattamento delle macerie del sisma 2016.
Due emendamenti al bilancio sono stati posti a votazione dell’Assise: l’erogazione degli eco indennizzi, accantonati ma sospesi dal 2016 ed il riconoscimento del contributo destinato alla ristrutturazione della piccola chiesa di Santa Maria della Cona, nel territorio di Castelsantangelo sul Nera, come supporto alla rinascita ambientale e socio culturale di uno dei Comuni più martoriati dal sisma.
Il Presidente, Marco Graziano Ciurlanti, ha sottolineato che il 2019 rappresenta l’anno più importante per porre le basi del futuro societario. Verranno affrontate le complesse dinamiche organizzative relative alla governance interna ed all’analisi dei processi sulle economie di gestione. Molte dinamiche saranno collegate alla stesura del Piano d’Ambito e relativi investimenti, nonché alla determinazione degli assetti di politica gestionale riguardo la nuova discarica, o ad accordi di smaltimento su altri ambiti. Anche l’analisi degli investimenti industriali avrà un ruolo fondamentale per l’Azienda e sarà preceduta da valutazioni strategiche, tecniche, finanziarie e di mercato. In ultima battuta, ma non per importanza, la definizione del ruolo di Cosmari nella gestione “post macerie pubbliche”, argomento che vuole essere affrontato con tutti gli interlocutori del sistema produttivo del territorio.
“Questi temi – ha continuato Ciurlanti – sono oggi indilazionabili e vanno gestiti con la massima determinazione.” Il Piano d’Ambito Provinciale, quindi dovrà contenere, sia il Piano degli Investimenti a medio – lungo termine, sia l’evoluzione economico/finanziaria con contestuale adeguamento tariffario, ragguagliato alle direttive nazionali, quest’ultimo darà la possibilità all’Azienda di sostenere i necessari macro investimenti, migliorando la performance industriale, anche alla luce di un positivo sviluppo degli attuali livelli occupazionali.
Analizzando i diversi prospetti presentati all’Assemblea, emerge un notevole minor introito per i materiali da recupero, circa 800/900 mila euro in meno rispetto alle medie storiche, dovuto a più fattori, tra i più incisivi, il calo dei prezzi di mercato e la riduzione della domanda internazionale di materie prime/seconde (come ad esempio la plastica) e la maggiore incidenza degli ammortamenti, dovuti agli importanti investimenti effettuati negli ultimi esercizi soprattutto sulla discarica di Cingoli. Peraltro, effettuando una semplice comparazione quantitativa tra l’anno di previsione 2019 ed il 2014, inizio dell’esercizio concessorio, emerge che l’azienda è riuscita non solo a mantenere ma addirittura a recuperare efficienza, ovviamente non riuscendo a coprire per intero i maggiori costi per gli investimenti non previsti.
Da considerare inoltre gli effetti inflattivi sul maggior fattore di produzione aziendale, cioè il costo del personale, che negli ultimi 6 anni è pari al 40,2% del costi di produzione con una crescita costante. Ingente, altresì, l’investimento pluriennale per l’ammodernamento della flotta veicoli di raccolta, del controllo satellitare e delle certificazioni per la sicurezza.
Infine, è opportuno evidenziare che, rispetto al 2015, oggi la Società presenta un netto miglioramento del rating (da 8 a 3) e valutazione di affidabilità dell’impresa (Fonte ICCREA).
Ciò indica, oltre l’evidente miglioramento della capacità creditizia dall’inizio dell’attuale governance ad oggi, anche l’evoluzione di ulteriori parametri fondamentali alla crescita di un’Azienda sana.
Alla completa spiegazione del Presidente, ricca di spunti e di chiara lettura, segue il dettagliato intervento del Direttore Generale, Giuseppe Giampaoli che sottolinea come la proposta del previsionale 2019 rappresenti fedelmente lo stato dell’azienda, proiettata verso un futuro da grande azienda, con circa 550 unità lavorative e ricavi per oltre 50 milioni di euro. Una crescita esponenziale, destinata a proseguire nell’anno 2019, anche grazie al pieno affidamento in house del servizio d’igiene urbana e dei centri di raccolta comunali da parte di tutti i Comuni soci. Sarà anche l’anno del definitivo superamento dei postumi dell’incendio del 2015, con la completa ricostruzione dell’impianto interamente finanziato dal rimborso assicurativo, e del completamento dell’ultimo stralcio della discarica di Cingoli dove sono iniziate le prime operazioni di chiusura.
Tra i progetti presentati da Giampaolii: il nuovo impianto di selezione distrutto dall’incendio del 2015, gli interventi sull’ impianto di trattamento della frazione organica e di valorizzazione energetica della FORSU, l’avvio delle opere previste dall’ AIA, prima la nuova viabilità. In cantiere anche l’analisi di due nuovi impianti, quello di recupero materiali provenienti da pannolini e pannoloni, e l’altro sul trattamento dei residui della spazzatura stradale. In questa ottica assume particolare importanza la previsione AIA di smantellamento della vecchia linea di incenerimento.
Si confermano anche gli interventi per rilanciare e riqualificare i centri di raccolta comunali e la cultura del riuso attraverso azioni tese alla qualificazione del loro ruolo, nell’ambito della riduzione dei rifiuti. Nel settore della raccolta differenziata si attueranno progetti innovativi che punteranno ad una decisiva riqualificazione della qualità del servizio attraverso l’introduzione della tariffa puntuale. La sperimentazione ha già preso il via a Monte San Giusto e Castelraimondo, con l’attivazione di collaborazioni con aziende specializzate, nonché riqualificando la raccolta differenziata con l’introduzione di punti di raccolta informatizzata (Green Point).
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