Questa mattina gli operatori che assicurano il servizio di assistenza scolastica a bambine e bambini con disabilità o con disturbi del comportamento, coordinati nel nostro Comune dalla Cooperativa PARS, si sono trovati per pianificare il lavoro in vista della ripresa della scuola il prossimo settembre.
L’amministrazione si è impegnata a garantire in linea di massima i servizi già in essere, perché i fondi per tenere in piedi queste attività, molto importanti sia per i singoli bambini che ne usufruiscono sia per i percorsi di sviluppo dell’interro gruppo classe a cui appartengono, derivano dalle voci di bilancio comunale a questo scopo dedicati.
È stata anche l’occasione per un primo incontro con un gruppo di lavoro formato da operatori qualificati e dediti a un servizio per lo più essenziale per assicurare le migliori interazioni tra insegnamento e apprendimento a tutti. Stare a scuola, far crescere autonomie, garantire l’inclusione e fare dell’esperienza di interazione tra tutti i bambini e le bambine un prezioso elemento di consapevolezza e di educazione al senso civico è qualcosa a cui tutti dovremmo tenere.
Ci sono da un lato le famiglie che hanno l’urgenza di vedere assicurata una frequenza scolastica produttiva ai propri figli, dall’altro l’organizzazione della scuola che deve armonizzare il lavoro delle diverse figure impegnate nel ruolo insegnante con tante esigenze da rispettare, dall’altro ancora gli assistenti scolastici che vivono una situazione di precarietà per un verso e di indefinizione del ruolo lavorativo per l’altro, senza contare il diritto all’istruzione e all’educazione di cui tutti i bambini e le bambine sono portatori.
Di questo e altro si è discusso nel breve momento di saluto e di scambio, terminato con l’intenzione di indire una conferenza stampa prima dell’inizio dell’anno scolastico in cui rendere note le scelte operate e, nel segno della trasparenza e della partecipazione, offrire una visione sistemica dell’organizzazione complessa nella quale si opera. Riteniamo infatti un diritto dei cittadini e delle cittadine conoscere le dinamiche che sono dietro a un servizio che non può essere semplicemente dato per scontato, offrendo la possibilità di identificare ruoli, competenze e specificità, con la speranza di costruire una cultura della condivisione che ci liberi da particolarismi e visioni unilaterali, in vista di una comunità sempre più solidale e consapevole.
Assessora Politiche sociali, per l'integrazione e per le famiglie; Processi partecipativi e qualità della vita; occupazione e lavoro; politiche abitative; rapporti con l'Ambito; città delle bambine e dei bambini
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