LA FESTIVITA’ DELLA MADONNA DI LORETO DEL 10 DICEMBRE ENTRA NEL CALENDARIO ROMANO

In contemporanea alla Indizione del Giubileo Mariano (8 dicembre 2019 – 10 dicembre 2020) è arrivata la notizia che il giorno 10 dicembre, festa della Madonna di Loreto, entra ufficialmente nel calendario Romano. Papa Francesco, infatti, ha decretato che la memoria facoltativa della Beata Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario Romano e celebrata src=http://lnx.radioerre.net/notizie/images/articoli/religiosi/ARCIVESCOVOogni  anno in tutto il mondo cattolico e dovrà apparire in tutti i calendari e Libri liturgici per la celebrazione della S.Messa e della Liturgia delle Ore, come da decreto del 7 ottobre della Delegazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti firmato dal prefetto Cardinale Roberto Sarah, e dal segretario Monsignore Artur Roche. L’Arcivescovo di Loreto mons. Fabio Dal Cin ha commentato: «l’inserimento della ricorrenza della Traslazione della S.Casa assieme al Giubileo Lauretano, aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi ad imitare le virtù di Maria, e dal prossimo 10 dicembre non solo nelle Marche ed in Italia, ma in tutto il mondo si potrà celebrare la memoria della Madonna di Loreto» Ulteriore lustro per la città ed il Santuario di Loreto da sempre metà, fin dal 1294,  di pellegrini e turisti per la sua importanza spirituale, religiosa ed artistica.

Per chi visita il Santuario ricordiamo che fino al 7 novembre, presso le Cantine del Bramante viene ricordata la ricorrenza del 50° anniversario dell’apertura della Missione in Etiopia, nel Wolayta, dei Frati Minori Cappuccini delle Marche, con la mostra “La mia Etiopia…Viaggio nella Missione dei Cappuccini nel Wolajta”, con foto scattate da Fausto Accattoli.

Oltre a celebrare gli anni della Missione e i frati che hanno donato la propria vita, la mostra vuole essere un gesto di ringraziamento a P. Domenico Marinozzi, Vescovo emerito di Hosanna-Soddo, che tanto ha fatto, da missionario prima e da vescovo successivamente, per quel popolo e per quella terra. Mons. Marinozzi infatti, seppur residente da anni presso il Convento dei Cappuccini di Loreto, non ha mai cessato di prodigarsi per le necessità della popolazione della sua vecchia diocesi, a lui sempre molto casa.

Giovanni Pespani

 

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