CICLOVIA E PARCHEGGIO NEL CENTRO URBANO DI PORTO POTENZA: FACCIAMO IL PUNTO.

L’associazione “Civico 49” è favorevole ad uno sviluppo ecosostenibile e alla mobilità dolce; su questa premessa poggia la nostra posizione sulla questione “ciclovia” e “parcheggio”.

Siamo convinti che il trasporto ciclabile, come quello pedonale, è di certo il più ecologicamente ed economicamente sostenibile da parte di chiunque, sia in termini di abbattimento di carico inquinante (dalla CO2 alle PM 10-5 e Nox) che di miglioramento delle condizioni fisiche di chi, ogni giorno, pratica attività sportiva o anche una semplice camminata.

Nutriamo, però, forti perplessità circa il progetto dell’Amministrazione Comunale di Potenza Picena presentato per il cosiddetto “bando sulle ciclovie”.

Tralasciamo le importanti questioni morali che sono state ben espresse dai contributi del gruppo consiliare di minoranza in questi giorni, volendo puntare l’attenzione su alcune questioni meramente pratiche:  innanzitutto il bando è il “POR Marche FESR 2014-2020”, è un bando europeo il cui titolo completo è: “Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di charging hub- interventi per lo sviluppo della mobilità ciclopedonale – Completamento della Ciclovia Adriatica”. Il nome ne traduce pienamente le finalità.

I progetti presentati, in base alle loro caratteristiche, totalizzano dei punteggi e sono, pertanto, inseriti in una graduatoria. I piani che ottengono i finanziamenti possono subire delle variazioni, ma devono essere pertinenti alle finalità del bando.

Il Comune di Potenza Picena ha partecipato al bando presentando un progetto di ciclovia che partendo dal parcheggio di via Campania passava per via Roma fino ad arrivare al parcheggio comunemente chiamato Piazza del Mercato.

Tutto ciò senza il coinvolgimento della popolazione interessata direttamente dall’opera. Gli unici due incontri in cui i cittadini hanno potuto visionare e discutere il progetto sono stati organizzati da gruppi spontanei: dai Consiglieri di minoranza Civici-PD nello scorso luglio e dal comitato “No Ciclovia nel centro urbano di Porto Potenza” l’8 novembre.

In quell’occasione l’Amministrazione ha mostrato un progetto differente rispetto al progetto finanziato, con un nuovo percorso ciclabile che parte da via Campania, passa per via Lombardia e termina in Piazza Douhet. Rispondendo ai cittadini che notavano la diminuzione di lunghezza del nuovo percorso, il Vicesindaco Casciotti e l’Assessore ai lavori pubblici Isidori ammettono che i fondi destinati alla ciclovia vengono impiegati per la costruzione di un parcheggio, da loro definito “Scambiatore”, in cui terminerebbe la ciclabile prevista.

Sottolineiamo che i parcheggi scambiatori sono di norma collocati ai margini del centro urbano o del nucleo storico e servono per incentivare e permettere l’uso dei mezzi pubblici, nell’ottica di diminuire l’impatto ambientale.

Alla luce dei fatti descritti, numerose sono le domande che nascono spontanee:

  • Secondo i criteri di valutazione del bando, l’accorciamento del percorso ciclabile potrebbe comportare la perdita di punti nella graduatoria; tale condizione lascerà spazio ad eventuali ricorsi di altri Comuni come già accaduto per le case popolari di Potenza Picena?
  • Il bando ammette la spesa per la costruzione di un nuovo parcheggio non destinato alle biciclette, o dedicato ad esse solo per una minima parte?
  • Questo nuovo parcheggio sarà gratuito per i cittadini oppure il Comune prevede che le soste siano a pagamento?
  • Quanto il nuovo parcheggio inciderà sul flusso della viabilità? E con quale aumento di traffico e inquinamento?  il bando in oggetto prevede un punteggio per la riduzione stimata del traffico dei veicoli privati e non per un suo aumento, questo parametro è stato valutato?
  • Oggi l’area della ex Scuola Primaria ha un valore economico per il Comune, data la sua possibile cubatura; dal momento in cui essa diverrà un parcheggio a raso, il valore sarà lo stesso? In futuro sarà ancora possibile dedicare la stessa area ad uffici, o ad un’eventuale delegazione comunale o ad un centro civico? Per quanto tempo sarà vincolata, dato che si tratta di fondi europei?
  • Ma soprattutto con quale coerenza si chiedono fondi destinati alla riduzione dell’impatto ambientale e all’abbattimento del carico inquinante per un progetto che potrebbe invece aumentarli?

Senza una risposta chiara ai dubbi che molti cittadini hanno espresso, non possiamo che dichiararci contrari alla creazione di un parcheggio nel centro di Porto Potenza e siamo distanti dalle posizioni di coloro vogliono usare fondi destinati alla mobilità dolce in progetti che, di fatto, rischiano di aumentare il traffico e il carico inquinante nel centro urbano di Porto Potenza.

Siamo convinti che confrontandoci, collaborando con chi il paese lo vive ogni giorno, si possa trovare un migliore modello di cooperazione e progettazione del paese, riuscendo ad immaginare e realizzare ciò di cui avremo bisogno per i prossimi 20 anni. Chiediamoci se è davvero un parcheggio, non coordinato con una progettazione a lungo termine del paese, ciò che serve alle future generazioni dei cittadini di Potenza Picena e chiediamo alle forze politiche che oggi governano la città di verificare questi aspetti anche con la cittadinanza stessa. 

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