Un “corvo” per una brutta storia successo alla scuola media recanatese

Metti dei ragazzini undicenni che, forse senza neanche comprendere a pieno la gravità di certe frasi, chiacchierano a scuola durante la mensa, metti qualche loro compagno che, sicuramente in maniera ingenua, riporta le frasi in famiglia, aggiungi un consiglio di classe, dove si parla dell’accaduto, e infine, un “corvo” che prende carta e penna e in maniera anonima accresce il chiacchiericcio che già c’è su questa vicenda: ecco quello che sta succedendo da mesi in una classe della scuola media di Recanati.

Una brutta storia per la quale insegnanti, consiglio di classe e qualche genitore si stanno adoperando per cercare di ricreare il necessario clima sereno riportando quanto accaduto nella giusta proporzione in modo da ricompattare la classe recuperandone l’armonia.

Il clima che si è instaurato, però, rischia di provocare inevitabili danni nella psiche dei ragazzi coinvolti ad iniziare da chi avrebbe, forse per gioco o semplicemente per averle sentito dire da altri, riportato, senza darne il giusto peso, frasi che sono state considerate gravi. È importante, comunque, notare, come si legge nel verbale del consiglio di classe, che le frasi non erano riferite “a nessuna specifica persona in classe ma che, esprimendo concetti irrispettosi di alcune culture e nazionalità, sono state ritenute gravi ed inaccettabili sia dai docenti che dai genitori”.

Si spera solo che anche il “corvo” riesca a trovare un po’ di serenità.

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