Fioccano le lamentele di cittadini, professionisti ed imprese per il personale ridotto all’ufficio tecnico comunale che sta provocando il rallentamneto di pratiche edilizie. “Da quattro persone addette all’edilizia privata che c’erano negli anni precedenti siamo passati a due scarsi di quelli attuali. Può un ufficio così importante lavorare con un organico così ridotto”? A dirlo è Graziano Bravi che non solo è capogruppo in Consiglio della civica “Valore Futuro” ma è anche un tecnico che si rivolge spesso per ragioni di lavoro a questo ufficio. “I tecnici, prima di effettuare qualsiasi intervento, devono capire qual è la situazione attuale. Devono quindi fare gli accessi agli atti relativi alla pratica in esame. Significa andare a tirare giù il fascicolo, che è posto sugli scaffali dell’archivio dell’edilizia privata, posto al piano meno uno. Insomma, i tecnici del Comune si trovano spesso a fare anche questo tipo di pratica invece di affidarla ad un archivista come avviene a Porto Recanati”. Anche Sabrina Bertini, già assessore ai lavori pubblici ai tempi dell’amministrazione Corvatta, denuncia questa carenza grave della macchina burocratica. “Noi sappiamo per certo che c’è una lamentela generale di tecnici ed imprese, che andare all’ufficio tecnico è come vincere una scommessa perché il personale è stato ridotto al minimo, quello che c’è lavora al di sopra delle proprie forze quando invece è un ufficio fondamentale per lo sviluppo della città. È uno degli uffici che incassa e invece lo abbiamo depotenziato”.
;