Gli Ircer, non sono per nulla intenzionati a sborsare neppure un euro alla Regione, per il trasferimento della Rsa (residente sanitaria assistita) da via XX Settembre all’ex pediatria dell’ospedale S.Lucia. “E’ pur vero dice Sergio Beccacece, presidente della Fondazione Assunta, che richieste ufficiali non sono per ora pervenute, ma un funzionario della Regione in via del tutto informale avrebbe parlato al termine di un incontro avvenuto negli uffici della Fondazione recanatese, di una cifra intorno alle 850.000 euro.” Ma come mai Gli Ircer dovrebbero, secondo calcoli fatti dall’Asur regionale, erogare una simile cifra? Per capire l’arcano bisogna rifarsi all’accordo del primo ottobre del 2003 quando l’allora As,l a proprie spese, ristrutturò i locali degli Ircer che sorgono a fianco della Casa di Riposo, Ester Gigli, per ricavarci 40 posti letto, destinati ad ospitare quei cittadini che hanno bisogno di un prolungamento dell’assistenza sanitaria, dopo la fase del ricovero ospedaliero, senza occupare cosi i letti delle corsie. In virtù della cifra sborsata per la ristrutturazione di quei locali, l’Asl sottoscrisse con gli Ircer un contratto di comodato gratuito per 99 anni. Di anni di allora ne sono passati solo 9, ecco perché oggi l’Asur chiede agli Ircer una somma particolarmente ingente per andarsene anticipatamente da lì. Solo che Beccacece, dice, che quei soldi non solo gli Ircer non li ha, ma che addirittura “non spetterebbe neppure all’Asur, perché il contratto di comodato non lo prevede”. L’impressione è che si stia per aprire un ulteriore contenzioso legale che potrebbe però ritardare la disponibilità da parte dell’Asur di una cifra indispensabile per avviare il progetto di trasformazione dell’ospedale insieme a quella derivante dalla possibile vendita della palazzina dove oggi si trova il poliambulatorio in via Cupa Madonna di Varano, anch’esso destinato a finire all’interno del S. Lucia.