RECANATI. Ma l’erba sintetica che si sta smantellando al vecchio campo sportivo F.lli Farina è tossica o no? In questi giorni in città si sta innescando un dibattito vivace su questo tema anche perché l’amministrazione sta permettendo, a privati cittadini o associazioni e comitati di quartieri che siano, di prendere gratuitamente pezzi del manto in erba sintetica per riutilizzarlo in altro modo.
Giacomo Galassi, assessore all’urbanistica, tranquillizza tutti: “Non è il manto d’erba in sé ad essere tossico o nocivo ma la mescola di gomma riciclata con la quale sono stati intasati alcuni manti per utilizzo sportivo” come quello in erba sintetica dei fratelli farina che risale a molti anni addietro. Per Galassi è proprio “questa macinatura di gomma a risultare potenzialmente pericolosa o, comunque, non sicura per la salute, mentre, l’erba sintetica in quanto prodotto in filato, spiega infine l’assessore, costituisce il contenitore di questi granuli triturati per cui il solo manto può essere riutilizzato anche se molto consumato, come nel nostro caso.”
Ma qui sorge una serie di dubbi: questi granuli tossici sono perfettamente separabili dal resto del manto? Prima di cedere a privati scacchi d’erba sintetica si è verificato questo? Infine la parte considerata nociva è stata regolarmente portata in “discariche speciali” come sosteneva che fosse fatto il delegato allo sport Mirco Scorcelli?
Ma le polemiche non finiscono qui. Pare infatti che questo materiale venga concesso a chi ne fa richiesta, senza alcun avviso pubblico ufficiale. “Per ora stiamo assecondando, conferma Galassi dal sito facebok, dell’amministrazione comunale, le richieste pervenute dai comitati di quartiere/associazioni ma se qualche privato cittadino, fosse interessato può contattare l’ufficio tecnico comunale.”
Ma un altro messaggio, che compare sempre sullo stesso sito, darebbe in partenza anche il cancello in ferro dietro il campo ad un fabbro per poterlo riutilizzare perché altrimenti finirebbe in discarica. Ma la dismissione del patrimonio comunale non andrebbe pubblicizzata e fatta a norma di legge?