MONTE SAN GIUSTO. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata, nell’ambito della quotidiana attività operativa finalizzata al controllo della spesa pubblica nazionale, con specifico riferimento alla ricerca e repressione delle frodi in danno del Servizio Sanitario Nazionale, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica, per truffa aggravata e peculato, un dentista ed un odontotecnico che si appropriavano indebitamente di somme destinate all’Azienda Sanitaria per cui lavorava l’odontoiatra.
Più nel dettaglio, dopo mesi di indagine e grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, è stata smascherata una frode posta in essere da un odontoiatra in servizio presso il Centro Sanitario Assistenziale di Monte San Giusto dell’ASUR Marche – Area Vasta 3 il quale, in concorso con il proprio odontotecnico “di riferimento”, nel periodo dal 2005 al 2012, con artifizi e raggiri (consistiti nel far credere agli ignari pazienti che si rivolgevano all’ambulatorio dentistico pubblico e di effettuare nei loro confronti prestazioni protesiche per conto dell’ASUR Marche nell’ambito di attività istituzionale), simulavano di riscuotere in denaro contante i corrispettivi previsti per le predette prestazioni protesiche per conto dell’ASUR Marche, mentre, in realtà, trattenevano i medesimi nella propria disponibilità, procurandosi un ingiusto profitto consistente nei compensi illecitamente conseguiti, con il conseguente danno economico per l’ASUR stessa.
Dal canto suo, l’Azienda Sanitaria non aveva autorizzato il professionista né ad esercitare tali prestazioni, né a collaborare con l’odontotecnico in questione, in quanto non convenzionato.
Il meccanismo fraudolento era il seguente: i pazienti – per lo più anziani – si recavano presso l’ambulatorio pubblico al fine di effettuare una visita odontoiatrica con tanto di prescrizione del medico curante, nella convinzione di recarsi presso una struttura gestita dal Servizio Sanitario Nazionale.
Dopo la visita del dentista (di cui non è stata trovata traccia nel registro d’ambulatorio obbligatorio per legge) molto spesso veniva loro diagnosticata la necessità di applicare un impianto protesico al fine di risolvere i loro problemi, redigendo tanto di preventivo su carta intestata dell’ASUR, con la specifica dei lavori da eseguire e l’importo da pagare, esclusivamente in contanti, su esplicita richiesta del dottore. Accettato il preventivo, entrava in scena l’odontotecnico “di riferimento” – peraltro non presente nell’elenco di quelli convenzionati con l’ASUR, a cui veniva affidata la parte dell’impianto da eseguire.
A lavoro ultimato, la procedura si concludeva con il pagamento “esclusivamente” in contanti, come richiesto dallo stesso dottore.
I responsabili dell’illecita attività’, che si avvalevano anche di tutte le strumentazioni ed i materiali in uso al predetto ambulatorio odontoiatrico pubblico, sono stati denunciati a piede libero per truffa aggravata e peculato, e dovranno risarcire l’Ente pubblico di tutti i danni arrecati. E’ in corso di quantificazione l’esatto ammontare delle somme indebitamente riscosse ed intascate: si tratta comunque di una cifra decisamente consistente.
L’odierna operazione di servizio svolta a tutela del bilancio nazionale, conferma il ruolo della Guardia di Finanza, sia di tutela del bilancio statale sotto il profilo tanto delle entrate quanto delle uscite in special modo in questo periodo di crisi, sia di garanzia di tutti i cittadini che rivolgendosi al Servizio Sanitario Nazionale credono di avere una garanzia sul contenimento dei costi e sulla correttezza dell’operato del professionista.