Che succede al cimitero di Recanati dove il degrado e l’abbandono sembrano farla da padrone? E’ lo stesso sindaco Fiordomo ad ammettere che “in effetti ci sono problemi organizzativi nella gestione. Presto arriveranno nuovi addetti per tagliare l’erba e pulire per bene, come da tradizione, il nostro cimitero. Ci scusiamo per il mancato decoro in questi giorni.” A denunciare la situazione, oltre a tanti cittadini, è anche Roberto Bartomeoli, Centro destra Recanati, che ha pensato bene di armarsi di macchina fotografica per denunciare lo stato di abbandono. “Degrado, muri pericolanti, situazioni di pericolo, erba alta, la chiesa non più agibile da quasi tre anni: è questo lo stato in cui versa il cimitero di Recanati, scrive Bartomeoli. In alcune zone è addirittura a rischio l’incolumità dei visitatori.” Bartomeoli nel suo viaggio all’interno del luogo del riposo eterno si sofferma anche sulla chiesa di Santa Maria in Varano chiusa da un’ordinanza sindacale nel novembre 2010 e da allora non più riaperta. “Una chiusura temporanea recitava l’ordinanza, ricorda il capogruppo di Centro Destra Recanati, necessaria per realizzare i lavori di messa in sicurezza del tetto.” A rincarare la dose ci pensa anche Giacomo Lapponi dell’omonima ditta recanatese che si occupa di lavorazione del marmo comprese le lapidi cimiteriali. “Per il lavoro che faccio molte persone mi hanno detto che abbiamo un cimitero vergognoso con dei ponteggi vergognosi.” Il dito è puntato nel viale dietro la tomba di Giacomo Brodolini, dove da 3 anni è presente un’impalcatura, e su quella di Gigli oltre che sull’erba alta e sui viali ancora imbrecciati che necessitano ogni anno di molta manutenzione.