E’ un bidone o un grosso affare l’acquisizione della Geos Ma.Ver?

 

RECANATI. E’ un bidone o un grosso affare l’acquisizione della Geos Ma.Ver, società di global service nata anni fa per volontà del Comune di Osimo, da parte dell’Astea? Secondo Roberto Bartomeoli, capogruppo di Centro Destra Recanati, l’operazione comporterà soltanto il pericolo di scaricare “sulla holding Astea le criticità di bilancio e tutte le inefficienze di un vero e proprio carrozzone con 35 dipendenti e contratti d’oro per dirigenti. Azienda la Geos che è balzata agli onori della cronaca nazionale per un’inchiesta sugli sprechi delle pubbliche amministrazioni condotta da Striscia la notizia per l’acquisto al prezzo di 160.000 euro della macchina tappabuchi che mai è stata utilizzata.”
Non ci sta, però, il Comune di Osimo che preme per tale fusione e che in una nota tesse le lodi della società definita “sana tanto che per il quarto anno consecutivo ha chiuso il bilancio in positivo. E’ un’azienda con ottime prospettive di crescita, nei prossimi 5 anni continuerà infatti a gestire importanti servizi per il Comune di Osimo ma l’attività potrà essere estesa anche agli altri che fanno parte del gruppo Astea.”
Assicurazione che secondo Bartomeoli non allontanano le nubi “che si addensano sull’operazione a cominciare dal fatto che dopo cinque anni dalla cessione non sarà più possibile rinnovare il global service con il Comune di Osimo, unica fonte di entrata della società. Se l’acquisto della società Geos Ma.Ver. è un buon investimento, come sostiene il Comune di Osimo, perchè lo stesso la vuol cedere si chiede il consigliere? Se si tratta di un affare come mai la prima gara è andata deserta? Quali sono i motivi che hanno spinto i rappresentanti di Recanati ed il socio privato ad esprimere inizialmente la propria contrarietà all’operazione? Perchè in questi anni la società non ha sviluppato le sue capacità proponendosi agli altri Comuni? Come sono state gestite le assunzioni e quanto guadagnano i dirigenti? Non sono un pò troppi 35 dipendenti?”
Preoccupazioni ingiustificabili e fuori luogo quelle di Bartomeoli secondo Osimo. La Geos è “una macchina operativa preziosa per il territorio” e l’Astea in futuro potrebbe gestire molti lavori, oggi dati in appalto, in house avendo la società anche un servizio di pronto intervento h24. Bartomeoli, però, non molla e attraverso una mozione, che sarà presentata in tutti i Consigli comunali soci di Astea, vuol manifestare la contrarietà di Recanati all’operazione: “i cittadini sono stanchi di come viene gestita Astea, dai forti aumenti ai compensi del CDA ai troppi benefit, agli incarichi professionali e dirigenziali, alle faide interne, alla continua penalizzazione degli investimenti per soddisfare Osimo.”

 

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