La Giunta regionale si è costituita presso il Tar del Lazio a sostegno del ricorso presentato delle associazioni venatorie in merito all’annullamento delle deliberazioni della presidenza del Consiglio dei Ministri che erano intervenute modificando il Calendario venatorio 2014/ 2015. “A fronte di una semplice richiesta di informazioni, da parte della Commissione europea – ricorda l’assessor alla Caccia, Paola Giorgi – lo Stato aveva modificato autonomamente la programmazione regionale in relazione alla chiusura anticipata della caccia ad alcune specie, rispetto al calendario venatorio approvato dalle Marche e altre Regioni e validato dalle strutture competenti. Una procedura alquanto insolita, che aveva interferito con l’attività delle Regioni espletata nel pieno rispetto della legge italiana. Unitamente ai colleghi di altre Regioni, avevamo esposto le nostre preoccupazioni e osservazioni in merito alla gestione dei calendari venatori, da parte del Governo, ai ministri Gian Luca Galletti (Ambiente) e Maurizio Martina (Agricoltura). Dall’incontro era emersa una volontà di collaborazione attraverso la riattivazione del tavolo tecnico nazionale per scongiurare, in futuro, analoghe situazioni. Resta però il danno causato dal provvedimento del Governo e la necessità, delle Regioni, di tutelare il proprio ruolo istituzionale in una funzione delicata in cui gli enti territoriali si trovano a normare rispetto a un quadro normativo nazionale che non possono modificare, ma solo applicare”.
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