Oltre 500 firme raccolte in tre ore sabato mattina da parte del Comitato Trivelle Zero – Recanati per chiedere la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto che si pronunci sul progetto, che da tempo pende sulla cittadina leopardiana, della realizzazione di un pozzo per gli idrocarburi a Chiarino, in contrada Vasari, a poco meno di due chilometri dal centro cittadino. “Benvenuti a Recanati, città della Poesia e dei Pozzi Petroliferi” è lo slogan adottato dal gruppo cittadino che ha avviato una massiccia campagna informativa e di sensibilizzazione su questo problema. “In tempi in cui, con l’operazione Città del Giovane Favoloso, Recanati sale spesso agli onori delle pagine culturali, esaltata per le sue potenzialità ambientali e paesaggistiche oltre che per la sua vocazione turistica, lamenta il comitato, nessuna informazione giunge al mondo riguardo alle trivelle che sono in procinto di sventrare il suo territorio. Persino i recanatesi ne sono pressoché all’oscuro. Nemmeno la loro amministrazione, che pure da tempo è a conoscenza del progetto, ha ritenuto doveroso come minimo informarli. Tantomeno essa ha finora opposto una resistenza concreta a questa speculazione pericolosa.” L’invito alla cittadinanza è a partecipare alle iniziative del Comitato per “un futuro respirabile e democratico per sé e per i propri figli, a difesa dei nostri territori e di tutti quelli minacciati da progetti distruttivi, e in primo luogo contro il pozzo Vasari 2 di Chiarino, un progetto rischioso e di forte impatto sulle persone e sul territorio.”
foto Antonello Loreto
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