INTERVISTA a: FRANCESCO RUSSO SEGRETARIO PD DI LORETO

Loreto. A quindici giorni dalla tornata elettorale abbiamo incontrato il segretario della Sezione di Loreto del Partito Democratico Francesco Russo per fare un analisi sulla sconfitta del Partito Democratico e le sue prospettive future sia in ambito nazionale che locale.

Segretario la perdita di voti è dovuta ad una compagna elettorale poco incisiva o è mancata la presenza nel territorio «Queste ultime elezioni rappresentano tutto il disagio sociale che il nostro paese sta attraversando, nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi anni dal governo del centro sinistra. La tornata elettorale  ha consegnato politicamente un’Italia nettamente spaccata in due: da una parte al nord la coalizione di centro destra ha aumentato il proprio consenso assumendo una deriva di destra (vds. il netto sorpasso della Lega su Forza Italia) basata sulla paura e sulle falsità di uno Stato degradato e soggetto alla criminalità dilagante (dati ufficiali del Ministero periodo  2014-2017: omicidi -25%; rapine -23%; furti -20%) e l’illusione  che lo Stato e i servizi essenziali ai cittadini possano funzionare ed essere forniti con pochissimi contributi dimezzando le tasse ai ceti benestanti allargando così ancora di più la forbice sociale tra ricchi e poveri; dall’altra il sud che ha espresso il proprio consenso nei confronti di un movimento “populista” e “volubile”  che grazie a specchietti per le allodole e a stimoli emotivi di grande presa promettono a tutti una politica di regali a 5 stelle. Anche in questa area abbiamo assistito ad una roulette di promesse, di tagli e di denari elargiti a tutti, per poi assistere sconcertati e rammaricati alle fila di quelle povere persone che in stato di bisogno chiedono ai CAAF i modelli per ricevere il reddito di cittadinanza. Il Partito Democratico in questi 5 anni sicuramente ha fatto degli errori, ma nonostante tutto dal 2012 sia riuscito a trascinare il paese fuori da una situazione economica critica creata proprio da chi ora con facili promesse garantisce la Flat tax! Il voto del popolo va rispettato e messo al centro della discussione politica. Si poteva e si doveva fare meglio. Purtroppo non siamo riusciti a veicolare con successo tutto ciò di buono che siamo riusciti a fare come l’industria 4.0, il reddito di inclusione, tutele per le partite iva, la legge contro il caporalato, le norme contro le dimissione in bianco, la 14° per le pensioni basse, gli €80, il biotestamento, le norme per le unioni civili etc. etc. Non ci aspettavamo una sconfitta così pesante in relazione a tutto quello fatto, meno tasse, meno disparità sociali, più diritti e tante leggi che il nostro Paese aspettava da anni»

Ora cosa succederà all’interno del PD «Il PD è l’unico partito che al suo interno ha regole chiare, precise e organi di garanzia che ne monitorano il corretto funzionamento. Il segretario Nazionale Matteo Renzi, ancora una volta ha dimostrato tutto il suo valore etico e morale rassegnando le dimissioni e lasciando scegliere al popolo dei democratici la prossima guida. Un atto di forte responsabilità e rispetto nei confronti di milioni di iscritti e simpatizzanti. Il passo successivo sarà quello di un Congresso nazionale che spero sia il più sereno possibile. Bisogna ripartire dai singoli territori, parlare di meno per riflettere di più al fine di individuare le principali cause che hanno portato alla sonora sconfitta.  In questi ultimi anni alla guida del Governo di sicuro abbiamo commesso degli errori ma oggettivamente dimostrato di essere in grado di governare per il bene del Paese. Il tempo ci darà ragione, siamo sicuri che questo ci verrà riconosciuto».

Come affronterete le prossime scadenze politiche « I cittadini hanno scelto di premiare altre forze politiche ed è giusto che quest’ultime si assumano le proprie responsabilità e di conseguenza si facciano carico di formare il nuovo Governo del Paese. In questi giorni numerosi “poteri” stanno pressando il partito Democratico, con la scusante della responsabilità istituzionale, affinché dia la propria disponibilità ad appoggiare una maggioranza governativa, mi auguro che ciò non accada.

Negli ultimi anni e durante tutta la campagna elettorale abbiamo subito troppe accuse, calunnie, diffamazioni e quindi sarebbe illogico e masochista dare un alibi per i futuri insuccessi delle forze politiche vincitrici di queste elezioni, accordando la nostra fiducia a coloro che fino al 3 marzo non solo hanno ostacolato l’attività governativa con una scorretta opposizione, ma ci hanno definito il male assoluto. É giusto, rispettare la volontà degli elettori,  quindi stare all’opposizione, facendo valere le nostre idee rispettando le Istituzioni e contrastando democraticamente le eventuali azioni di Governo che riterremo dannose per i cittadini e per il Paese. Questo deve essere il punto di partenza per rialzarsi dopo la sconfitta. Con umiltà e la forza delle idee dem, riusciremo a mantenere il consenso elettorale ottenuto e riconquistare la fiducia di tutti quei nostri ex-elettori che questa volta hanno scelto i nostri avversari politici oppure si sono rifugiati nell’astensionismo».

A Loreto si sente poco la presenza del Pd «In questo ultimo anno e mezzo i numerosi impegni politici e le diverse scadenze elettorali nazionali non hanno permesso, purtroppo, di sviluppare tematiche locali e parlare dei problemi che ci riguardano più da vicino. Ad aggravare questa situazione negli ultimi mesi ha contribuito la mia scarsa presenza sul territorio dovuta ad esigenze lavorative che mi hanno portato ad essere spesso lontano da Loreto.  Ci auguriamo che il peggio sia alle spalle, infatti, stiamo riorganizzando tutta la squadra strutturale e politica, di conseguenza speriamo quanto prima di offrire un dibattito politico costruttivo per la città. Sicuramente cercheremo di coinvolgere, se lo vorranno, anche le altre compagini cittadine. Noi siamo aperti a tutti, inclusivi al massimo. Si avvicinano le elezioni amministrative e questo importante appuntamento politico locale porterà ad un considerevole numero di iniziative che si svolgeranno nel nostro territorio»

Giovanni Pespani 

 

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